Il
Natale è il nascondiglio di Dio, ma insieme alla Pasqua, è la sua più grande
manifestazione. Dio non ci lascia soli in questa ricerca, che è la verità: è
Lui che l’ha progettata e gli ha dato inizio. Egli ci segue sempre. Tramite il
creato ci rivolge incessantemente la parola, purchè noi vogliamo udirlo e
vederlo, e ci dice ‘cercatemi!’.
Ha rifatto verso il basso tutta
la scala delle distanze esistenti tra lui e noi, fino a farsi uomo, fino a
farsi bambino. Si potrebbe dire che è uscito dal suo nascondiglio e che
addirittura ci corre dietro, affinchè non smettiamo di cercarlo. Nel bambino
Egli diventa visibile com’è, vale a dire come amore che può fare cose
straordinarie, che ha tempo di farsi uomo.
Egli diventa visibile come
libertà, che è capace di agire in quel modo. Come onnipotenza, che può seguirci
in quel modo. Noi l’onnipotenza la immaginiamo completamente diversa. Tutt’al
più ammettiamo che un Dio sconosciuto possa rappresentare in qualche modo la
statica e la meccanica dell’universo, possa in qualche modo mettere in
movimento il tutto. Ma l’onnipotenza grazie alla quale Dio può conoscere
ciascuno di noi, interessarsi dei nostri destini e farsi piccolissimo per noi è
qualcosa di troppo audace, non gliela consentiamo, la nostra erudizione la
rimuove.
Nel bambino, però, Dio, il suo
modo di amare, il suo modo di essere onnipotente, sono più che mai evidenti.
Chi incomincia a vedere questo
modo di amare e questo modo di essere onnipotente cade in ginocchio ed è
colmato dalla grande gioia che l’angelo ha annunciato nella notte santa. (Benedetto XVI)
Auguri di cuore, Buon Natale!
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