lunedì 8 giugno 2015

Riqualificazione dell’ area esterna dell’oratorio

una comunità ha bisogno di uno spazio per pregare, ma anche per ritrovarsi e crescere insieme; soprattutto ha bisogno di un luogo per educare.
La zona del campo di calcio e l’area per i più piccoli del nostro oratorio presentano vistosi problemi.

-     I giochi per i bambini sono stati rimossi perché usurati: bisogna sistemarne di nuovi e riqualificare tutto lo spazio intorno alla Madonnina rispettando le normative vigenti.

-     Il muretto di contenimento del terreno è pericoloso, sia per i ragazzini che ne fanno un uso improprio, cercando di saltarlo in corsa, sia per i giocatori, che nella foga di un’azione rischiano di sbatterci contro. Non può essere rimosso, ma necessita di una rete di protezione.

-     Il campo da gioco vede ormai consumata la parte in terra e l’affioramento di sassi e pietrisco: oltre al pericolo, si gioca d’inverno nel fango e d’estate in un polverone che investe anche le altre zone. Il manto in erba sintetica ovvierà ai problemi e costituirà un incentivo a frequentare i nostri ambienti e a partecipare alla vita della comunità.

-     La parte compresa tra il fondo campo e il muro di cinta su via Valmaira è sconnessa: una pavimentazione in resina consentirà di utilizzarla normalmente come campetto di pallavolo e in occasione della festa come area pulita e accogliente per i tavoli da pranzo.

Eliminando il problema della terra, del fango e del polverone, tutta l’area esterna dell’oratorio ne guadagnerà e si aprirà a nuove opportunità: ad esempio, mangiare all’aperto e al fresco durante l’oratorio estivo. Teniamo conto che il nostro oratorio è anche l’unica realtà aggregativa del quartiere, per il quale svolge un’importante funzione sociale (il dopo-scuola, lo sport, l’oratorio estivo…). È vero che intere generazioni sono cresciute sul campo in terra, come è vero che mia nonna da giovane faceva il bucato a mano: ma  noi oggi rinunceremmo alla lavatrice?
Terminato l’oratorio estivo, inizieremo i lavori: è possibile prendere visione del progetto nell’atrio dell’oratorio. È sicuramente un impegno notevole, ma è un investimento sul futuro, un investimento per i nostri figli e per i nostri nipoti. Per questo non esitiamo a chiedere, perché siamo una grande famiglia e questa è la ristrutturazione necessaria di alcuni stanze della nostra casa paterna.

C’È BISOGNO DEL CONTRIBUTO DI TUTTI I PARROCCHIANI,
E SOPRATTUTTO DI CHI PIÙ FREQUENTA GLI SPAZI ALL’APERTO DELL’ORATORIO:

LA SPESA COMPLESSIVA AMMONTA A CIRCA € 150.000.

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