Riqualificazione dell’ area esterna
dell’oratorio
una comunità ha bisogno di uno spazio per pregare, ma anche per
ritrovarsi e crescere insieme; soprattutto ha bisogno di un luogo per educare.
La zona del campo di calcio e l’area per i più piccoli
del nostro oratorio presentano vistosi problemi.
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I giochi per i bambini sono stati rimossi perché usurati: bisogna sistemarne di
nuovi e riqualificare tutto lo spazio
intorno alla Madonnina rispettando le normative vigenti.
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Il muretto di contenimento del terreno è pericoloso, sia per i ragazzini che ne
fanno un uso improprio, cercando di saltarlo in corsa, sia per i giocatori, che
nella foga di un’azione rischiano di sbatterci contro. Non può essere rimosso,
ma necessita di una rete di protezione.
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Il campo da gioco vede ormai consumata la parte in terra e l’affioramento di sassi e
pietrisco: oltre al pericolo, si gioca d’inverno nel fango e d’estate in un
polverone che investe anche le altre zone. Il
manto in erba sintetica ovvierà ai problemi e costituirà un incentivo a
frequentare i nostri ambienti e a partecipare alla vita della comunità.
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La parte compresa tra il fondo campo e il muro di cinta su via Valmaira è sconnessa: una pavimentazione in resina consentirà
di utilizzarla normalmente come campetto di pallavolo e in occasione della
festa come area pulita e accogliente per i tavoli da pranzo.
Eliminando il problema
della terra, del fango e del polverone, tutta
l’area esterna dell’oratorio ne guadagnerà e si aprirà a nuove opportunità:
ad esempio, mangiare all’aperto e al fresco durante l’oratorio estivo. Teniamo
conto che il nostro oratorio è anche l’unica realtà aggregativa del quartiere,
per il quale svolge un’importante funzione sociale (il dopo-scuola, lo sport,
l’oratorio estivo…). È vero che intere generazioni sono cresciute sul campo in
terra, come è vero che mia nonna da giovane faceva il bucato a mano: ma noi oggi rinunceremmo alla lavatrice?
Terminato l’oratorio estivo, inizieremo i lavori: è possibile prendere visione del progetto
nell’atrio dell’oratorio. È sicuramente un impegno notevole, ma è un
investimento sul futuro, un investimento per i nostri figli e per
i nostri nipoti. Per questo non esitiamo a chiedere, perché siamo
una grande famiglia e questa è la ristrutturazione necessaria di alcuni stanze
della nostra casa paterna.
C’È BISOGNO DEL CONTRIBUTO DI
TUTTI I PARROCCHIANI,
E SOPRATTUTTO DI CHI PIÙ FREQUENTA GLI SPAZI ALL’APERTO
DELL’ORATORIO:
LA SPESA COMPLESSIVA AMMONTA A CIRCA € 150.000.
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